MERCOLEDI’ 5 GIUGNO 2014 - dalle ore 14,30 alle ore 18,30 - presso SALA VERDE della CdLM di BOLOGNA-presentazione libro "“Claudio Sabattini - Autonomia sociale, conflitto, democrazia” curato da Luce Romaniello e Riccardo Terzi (LiberEtà Edizioni)
Indice
Nota introduttiva
Luca Romaniello 11
Prefazioni
Susanna Camusso 17
Carla Cantone 25
Maurizio Landini 27
Introduzione
Riccardo Terzi 35
Prima parte
Scritti e discorsi di Claudio Sabattini
Quale organizzazione per il movimento degli studenti? 57
Novità e problemi nell’esperienza sindacale italiana 60
La posizione del movimento sindacale: una verifica teorica 73
e alcune proposte
Contratti e innovazione tecnologica 78
10
Nuove tecnologie e ruolo delle gerarchie aziendali 80
Schema per un progetto di democrazia e sindacalizzazione 85
Nuove forme di organizzazione del lavoro 95
e ruolo del sindacato
Per una democrazia dei produttori. 107
Lavoro e democratizzazione dell’impresa 119
Oltre l’autonomia sindacale. 129
La centralità del lavoro 132
La democrazia negata 138
Seconda parte
Contributi e testimonianze
I lavoratori come soggetto dell’azione sindacale 149
di Vittorio Rieser
Elogio di Sisifo 159
di Umberto Romagnoli
Terre di nessuno, anzi di donne 171
di Lia Cigarini
La centralità del conflitto di classe 179
di Fausto Bertinotti
Il contributo di Sabattini al lavoro internazionale della Cgil 187
di Sergio Cofferati
Il declino non diventi un’ossessione 191
di Bruno Manghi
Rappresentanza sociale e democrazia 197
di Gabriele Polo
Qualcosa su Claudio. Ricordi 207
di Emilio Rebecchi
La Fiom e il social forum di Genova 215
di Anna Pizzo
«Un lavoro non facile, quello del sindacalista, che non permette atti di cinismo,
che sono solo sciocchezze contro di sé; e per fare questo mestiere bisogna avere un
alto livello di moralità e credere che davvero sia possibile la giustizia sociale».
Claudio Sabattini ha lasciato un’eredità complessa, impegnativa nella sua
interpretazione e gestione. Questa pubblicazione può servire a restituire la
ricchezza e l’attualità del suo pensiero su cui grava, ancora oggi, un deposito
di incomprensioni, di pregiudizi e di semplificazioni. Nella convinzione che
le sue idee e analisi possano aiutare a comprendere i problemi di fondo che
il sindacato deve affrontare per sostenere la sfida della contemporaneità.
Autonomia del sociale, democrazia come fatto sostanziale, qualità del
lavoro, analisi delle trasformazioni politiche e socio-economiche: queste le
tematiche al centro della sua riflessione, critica e d’avanguardia, volta a
scardinare i tornelli all’esterno delle fabbriche e portare la democrazia
all’interno dei luoghi di lavoro.